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DPCM 15 giugno 2015 n° 84 – soppressione provveditorati regionali e costituzione del distaccamento di Potenza.

 

In riferimento alla nota n. 31382UPF/rSind del 16.12.2016 di pari oggetto, nel prendere atto del contenuto molto evasivo della stessa, si rammenta nuovamente che la soppressione del Provveditorato Regionale della Basilicata con sede a Potenza non ha razionalizzato nessuna risorsa umana, mezzi e strumenti di lavoro, stravolgendo la ratio della norma, trasformando l’ex provveditorato in presidio nella sua forma originale, ad esclusione del solo dirigenze generale.

Abbiamo appreso con enorme stupore che il personale di P.P. in posizione di distacco (definito dalla stessa amministrazione come assegnazione provvisoria) che opera nell’ex provveditorato da diversi anni, ha maturato il diritto, le aspettative e le esigenze del personale stabilmente assegnato, ovviamente sfugge a questa O.S. il riferimento normativo, per cui chiede alle SV. Ill.ma di fornire maggiori delucidazioni, tenuto conto che detta teoria, non è stata mai applicata in diverse e simile circostanze.

Nel corso dell’incontro con le OO.SS. in data 13 giugno u.s. presso l’ex  PRAP della Basilicata,  la maggior parte delle organizzazioni sindacali avevano chiesto che il personale in esubero doveva rientrare nella propria sede di appartenenza e che nel frattempo era necessario definire i carichi di lavoro e l’organico necessario per il Presidio di Potenza, evidenziando che eventuali carenze della COR dovevano essere soddisfatte attraverso un interpello, così come avvenuto all’epoca della costituzione del servizio.

Ad oggi, nessuna comunicazione è giunta alle OO.SS. in merito ai provvedimenti adottati dal Provveditorato Regionale (seppur laddove fossero provvisori), circa l’attuale assetto organizzativo e gestionale, la riallocazione del personale con i relativi nuovi incarichi di lavoro, soprattutto di quelle unità che prestavano servizio in determinati  uffici la cui competenza è stata trasferita totalmente a Bari (ufficio detenuti, della contabilità/FD, ecc..); oltretutto, non si è a conoscenza a chi è stata affidata la responsabilità di detto Presidio.

Non è assolutamente concepibile che una sede di dirigenza generale viene soppressa ed il personale ivi operante rimane tutto in loco, quando poi a 500 metri di distanza, l’istituto penitenziario è sotto organico con notevoli problematiche organizzative e di gestione.

Nell’attesa di cortese urgente riscontro, distinti saluti.

F.to Donato SABIA _ Segretario Generale Basilicata

 

 

Allegati:
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