Questa segreteria regionale, deve nuovamente intervenire in merito alla grave situazione del parco automezzi in dotazione al Nucleo Traduzioni e Piantonamenti della struttura Melfitana.

La UIL aveva già segnalato le criticità in modo dettagliate con nota n. 360 del 22 dicembre 2015, (allo stato attuale nessun riscontro), ma sembrerebbe che ad oggi, nessun intervento sostanzioso sia stato posto in essere per ripristinare la funzionalità e l'efficienza del parco automezzi.

Pur prendendo atto, che di recente è stato assegnato un nuovo mezzo "Fiat SCUDO", l'istituto dispone comunque di un Fiat Ducato, un Blindato e un Iveco non protetto, per il trasporto detenuti, assolutamente insufficiente a soddisfare le esigenze del Nucleo Tradizioni di stanza alla Casa Circondariale di Melfi, tra l'altro una struttura che ospita il 95% detenuti appartenenti al circuito detentivo A.S.

La Direzione ovviamente, non avendo fondi disponibili sul capitolato, non può consentire la riparazione degli automezzi, fermi in autoparco o in officina, per il superamento dei cd. controlli di affidabilità.

Non si può non pensare, che l' inadeguatezza dei mezzi non sia un pericolo per l'incolumità del personale (D.Lgs 81/08), che il "datore di lavoro" ha l'obbligo di tutelare il dipendente da ogni fattore di rischio.

Fiducioso in un suo intervento, Le porgo i più cordiali saluti

f.to Donato Sabia - Segretario Regionale